GEOLOGO IN CARNIA
.... TRA LA ROCCIA ED IL MARTELLO
5.12.2016
RESPONSABILITA' PROFESSIONALE
Interessante intervento al 1° Congresso dei Geologi di Napoli del Avv.to On. F.P. Sisto che fornisce spunti utili in chiave preventiva a rischi di procedimenti giudiziali che possono riguardare la nostra figura professionale.
timing 2:56 - 3:14
https://www.youtube.com/watch?v=Y-ZncXpjI_s
5.04.2014
PREVENZIONE MANCATA
4.15.2014
LE MONTAGNE FRANANO
A Pian del Voglio un viadotto dell'Autosole si sposta e in alcuni centri abitati le case continuano a danneggiarsi.
Le nuove gallerie in costruzione paiono collassare, sotto l’impeto della montagna che frana (50 milioni di metri cubi coinvolti) e le persone evacuate sono già decine. Sulla frana la procura di Bologna ha già aperto un’inchiesta contro ignoti, per disastro colposo; una perizia di centinaia di pagine ha certificato che l’enorme frana è stata riattivata dalla realizzazione della galleria.
Vicino a Courmayeur domenica scorsa è scattato il secondo livello di allarme per i 645 mila metri cubi di materiale che rischiano di staccarsi dal monte La Saxe: in sette giorni la frana si è mossa di più di un metro. Il rischio rimane elevato anche se non si è in grado di indicare con precisa il probabile collasso; 100 persone sono costrette a vivere fuori dalle proprie abitazioni.
4.03.2014
PROFESSIONE ALL'ASTA
Un altro dei segnali inquietanti della crisi drammatica che stiamo attraversando, anche professionalmente parlando, è il fatto di dover ricorrere al nuovo costume di mettere all'asta il proprio operato, che piuttosto, con le situazioni più volte descritte, dovrebbe essere più che richiesto.. non me ne voglia il collega pugliese!
http://annunci.ebay.it/annunci/cerco-lavoro-servizi/bari-annunci-bari/geologo/33600652
3.26.2014
QUALCHE COSA BUONA DALLA POLITICA
Buone notizie per i Comuni d'Italia: la prevenzione del dissesto idrogeologico potrà uscire dal patto di stabilità, grazie all'intervento del Movimento 5 Stelle nella mozione sulle alluvioni in Veneto ed Emilia.
Il governo ha accettato il punto di vista di buonsenso, e i Comuni avranno un'arma in più contro il dissesto: infatti nel 2014 e nel 2015 saranno esclusi dal patto di stabilità gli interventi per emergenza, ripristino e la prevenzione.
Non solo. Arriva anche una norma per mettere fine alla sovrapposizione di competenze tra enti, gruppi di lavoro, istituzioni che hanno voce in capitolo nelle emergenze.
E poi arriva la scure anche sui piani di emergenza comunali, spesso inefficaci. Il governo li revisionerà ed esaminerà uno ad uno.
I portavoce M5S in Commissione Ambiente hanno chiesto di prevedere che ogni anno i soldi stanziati per il dissesto siano ripartiti tra emergenze e opere di prevenzione, così da favorire un passaggio graduale dalla continua rincorsa delle emergenze a una pianificazione della prevenzione tramite finanziamenti certi. Anche su questo il governo si è impegnato...
Ispirato al testo pubblicato in
PREVENZIONE - TUTTO IL MONDO E' PAESE
Ecco gli effetti del mancato recepimento di un allarme dei geologi americani che nel 1999 avevano riconosciuto una potenziale situazione di frana pericolosa per degli insediamenti... risultato al 2014: morti, dispersi, danni.
Non commentabile
3.11.2014
SICUREZZA NELLE SCUOLE
Le Province del Friuli Venezia
Giulia hanno risposto alle direttive nazionali sulla scuola che, su indicazione
del premier,
intendono essere d’avvio per un vasto piano per l’edilizia scolastica: sono
stati quantificate in 21,8 milioni di lire le segnalazioni al Governo per gli
interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili.
Come emerge anche dalle recenti
campagne lanciate dai principali organi di stampa regionali, i cui lettori sono
incitati a mandare segnalazioni su situazioni di scuole danneggiate o bisognose
di interventi, traspare una decisa sensibilizzazione a riguardo.
Del resto, lo studio del
rischio sismico degli edifici scolastici e la definizione di strumenti utili
per la sua riduzione erano già stati resi noti con il progetto ASSESS -
Analisi degli Scenari Sismici degli Edifici Strategici Scolastici (2008-2011)
- che ha visto coinvolti le istituzioni scientifiche regionali, OGS (Istituto
Nazionale di Geofisica e Sperimentale) e gli atenei di Udine e Trieste, con
attività di indagine sviluppate in modo da pervenire alla conoscenza della
situazione complessiva in termini di livello di rischio e
delle esigenze di intervento sui singoli edifici scolastici.
Complessivamente al Livello 1
(“a tavolino”) sono già stati analizzati tutti i 1022 edifici scolastici
censiti dall’anagrafe nella regione Friuli Venezia Giulia, per il 10% di essi
l'analisi è stata condotta al Livello 2 (“speditivo”) e, per il 10% di questi
ultimi, l'analisi è stata condotta al Livello 3 (“di dettaglio”).
I risultati ottenuti (cfr. http://sprint.uniud.it/ricerca/progetti/assess) hanno
già fornito un quadro d’insieme per ambito territoriale, consentendo di
formulare graduatorie di priorità di intervento e di pervenire ad una stima
sommaria delle risorse finanziarie necessarie per la loro attuazione. Essi
hanno evidenziato anche l'importanza di considerare le criticità del sito,
con la necessità di un approccio che consideri tutti gli aspetti legati alla
sicurezza e non soltanto la “vulnerabilità” dell'edificio.
E’ stata sottolineata altresì la
positiva influenza della ricostruzione a seguito del terremoto in Friuli del
1976, tuttavia, il significativo incremento degli standard di sicurezza introdotti dalle norme
sismiche (NTC-2008) hanno indicato una generalizzata presenza di scuole con
classi prestazionali di livello inferiore, pur con stime attorno alle “tre
stelle”; le valutazioni meno positive si sono riscontrate prevalentemente nelle
aree non classificate sismiche prima del 2003, in particolare per edifici in
cemento armato o in muratura che non hanno subito interventi di miglioramento
sismico.
Ancora
una volta in Friuli Venezia Giulia ci siamo dimostrati precursori nell’analisi
di problematiche riconosciute sempre molto dopo.
Iscriviti a:
Post (Atom)